I vini del Friuli-Venezia Giulia sbarcano in Cina, per la prima volta in maniera strutturata, in quello che è potenzialmente il mercato più grande del mondo e con i maggiori tassi di crescita.
I consorzi del Collio e dei Colli Orientali hanno portato quindici aziende friulane al Qwine Expo, una delle più importanti fiere del settore in Cina, a Qingtian, città a circa 400 chilometri da Shanghai, in una delle più dinamiche regioni cinesi.
Le etichette friulane hanno avuto il posto d’onore nello stand dell’ Italia, uno dei più grandi della fiera, proprio davanti all’ingresso. Quasi a sottolineare il ruolo che attende il vino friulano in Cina, dove il mercato è dominato dai rossi e l’unico bianco italiano conosciuto è il Prosecco. Gli altri vini bianchi sono per la maggior parte cileni e gli italiani riescono a vendere solo una bottiglia di vino ogni venti bottiglie vendute dai francesi.
Collio e Colli Orientali hanno portato non solo vitigni internazionali, come Sauvignon, Pinot Grigio e Merlot, ma anche autoctoni, come il Friulano, il Refosco e lo Schioppettino di Prepotto.
“QWine ci ha permesso di portare i nostri vini in Cina e di raccontare i nostri territori, la nostra cultura, la nostra storia, la nostra identità – ha commentato a Telefriuli il presidente del Collio, Robert Princic, al termine della missione – Siamo felici di essere sbarcati su un mercato importante e complesso, con i nostri vini e con il nostro territorio, che è il valore aggiunto che portiamo nei calici”.
“Far assaggiare i nostri vini a chi non ci conosce ci insegna a dimostrare la nostra passione – ha aggiunto Michele Pavan, presidente dei Colli Orientali – In Cina ci siamo presentati non soltanto come due Consorzi ma come Friuli Venezia Giulia, convinti che le possibilità che si generano unendo gli intenti sono sempre maggiori”.